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TESTO IN ITALIANO-

L’episodio di oggi inborgo vi porta a Castellabate, in provincia di Salerno nella regione Campania.

La storia di Castellabate, inizia ufficialmente nel milleecentoventitrè. In questa data, l’abate Costabile Gentilcore della Badia di Cava de’ Tirreni, decise di edificare un castello su un’altura a ridosso del mare. Il nome stesso “Castellabate” deriva da “Castello dell’Abate”, a testimonianza di questa origine.

La costruzione del castello fu motivata dalla necessità di proteggere la popolazione e il territorio dalle incursioni dei Saraceni. La sua costruzione iniziò il dieci ottobre milleecentoventitrè per iniziativa di Costabile Gentilcore, quarto abate della Badia di Cava dei Tirreni. I monaci benedettini di Cava dei Tirreni bonificarono le terre sotto i normanni e ottennero il privilegio di costruire una fortezza per difendere la popolazione dai saraceni. Dopo la morte di Costabile, il Beato Simeone, quinto abate, completò la fortezza nel millecentotrentotto e costruì un porto per sviluppare i commerci. Concesse ai sudditi case, terre e riduzioni fiscali.  Il castello, caratterizzato da grossi torrioni in laterizio, ospita cerimonie nella sala delle conferenze e al suo interno si trovano torri, gallerie sotterranee e, secondo la leggenda, una strada nascosta che collega il castello a Punta Licosa.

Interessante da ricordare è il sistema difensivo di Castellabate che includeva diverse torri costiere per avvistare e difendersi dalle imbarcazioni saracene. La torre meglio conservata è la torre normanno-aragonese della “Pagliarola” o “Perrotti”, che insieme a palazzo Perrotti sovrasta la Marina Piccola di Santa Maria. Questa struttura medievale, potenziata nel millecinquecentosettanta, proteggeva gli scambi commerciali del porticciolo “Travierso”. È composta da una torre a pianta circolare, circondata da una torre più bassa costruita successivamente.

Interessantissimi anche gli edifici religiosi, come La Basilica Pontificia di Santa Maria de Gulia: Costruita nella prima metà del dodicesimo secolo. La basilica di Santa Maria de Gulia, conosciuta anche come Santa Maria Assunta, si trova a Castellabate paese e risale alla prima metà del dodicesimo secolo, costruita sulla precedente cappella basiliana. Sebbene dedicata a Santa Maria Assunta, il nome “Santa Maria de Gulia” deriva dalla forma del colle su cui sorge, che visto dal mare ricorda un’aquila con il becco rivolto a destra, oppure potrebbe derivare da “guglia”, che significa cima o vetta.

Un altro edificio religioso importante è La Chiesa di Santa Maria Assunta:

La struttura religiosa originariamente chiamata Santa Maria presso il lido del mare, risalente al millecentodue, esisteva prima dell’insediamento abitativo della frazione e si trova ancora nello stesso luogo, sebbene con molte trasformazioni. Nel milleottocentoventisei, le famiglie locali decisero di costruire una nuova chiesa, dedicandola a Santa Maria a Mare, in omaggio alla devozione portata dagli emigranti da Maiori. La costruzione della nuova chiesa terminò nel milleottocentotrentasei, quando fu solennemente benedetta.

La popolazione di Castellabate nutre una profonda devozione per san Costabile, a cui sono attribuiti vari miracoli e leggende, specialmente durante periodi storici difficili come epidemie, assalti saraceni e la Seconda Guerra Mondiale. La leggenda più famosa è quella delle capre: nel milleseicentoventitrè, cinque navi pirate stavano per assalire il borgo. Gli abitanti, terrorizzati, si rifugiarono nel castello. La sera, quando sembrava non ci fosse speranza, circa settecento capre con fiaccole legate alle corna, guidate da san Costabile, si diressero verso i pirati. I Turchi, credendo fossero numerosi difensori, abbandonarono l’assalto e se ne andarono.

Da non dimenticare il litorale che Castellabbate offre aii turisti. Il territorio comunale si estende infatti per circa dodici chilometri lungo il Mar Tirreno, offrendo alcune delle spiagge più belle della Costiera Cilentana.

A sud si trova la spiaggia di Punta Licosa, un tratto di costa selvaggio e incontaminato. Qui, secondo la leggenda, si narra che la sirena Leucosia, una delle sirene che tentarono di ammaliare Ulisse, si sia gettata in mare per la disperazione di non essere riuscita nel suo intento. L’isolotto di Licosa, visibile dalla costa, sarebbe il corpo pietrificato della sirena.

Per quanto riguarda personaggi storici legati a Castellabate, ricordiamo Francesco Matarazzo. Nato a Castellabate nel milleottocentocinquantaquattro, Matarazzo emigrò in Brasile nel milleottocentoottantuno, dove costruì un vero e proprio impero commerciale e industriale. Nonostante il suo successo in Brasile, mantenne sempre un forte legame con Castellabate, dove fece costruire una villa estiva e finanziò varie opere pubbliche.

Importante a livello turistico si è rivelato il legame di Castellabate con il cinema. Nel duemilaediedi, il regista Luca Miniero scelse Castellabate come location principale per il suo film “Benvenuti al Sud”, una commedia di grande successo che ha contribuito a far conoscere il borgo a livello nazionale e internazionale.

Molte scene del film sono state girate nel centro storico di Castellabate, in particolare nella piazza principale e nei vicoli caratteristici del borgo medievale. La casa del protagonista nel film, ad esempio, si trova proprio nel cuore del centro storico, ed è diventata una tappa obbligata per i fan del film che visitano Castellabate.

Molto ancora ci sarebbe da raccontare su Castellabbate, ed è per questo che noi di inborgo vi invitiamo ad andare a visitare Castellabbate per conoscere appieno questo meraviglioso luogo.  Inborgo vi da appuntamento al prossimo episodio.

TEXT IN ENGLISH-
Today’s episode of Inborgo takes you to Castellabate, in the province of Salerno in the Campania region.
The history of Castellabate officially begins in 1123. On this date, Abbot Costabile Gentilcore of the Abbey of Cava de’ Tirreni decided to build a castle on a hill overlooking the sea. The name “Castellabate” itself derives from “Castello dell’Abate” (Castle of the Abbot), testifying to this origin.
The construction of the castle was motivated by the need to protect the population and the territory from Saracen incursions. Its construction began on October 10, 1123, initiated by Costabile Gentilcore, the fourth abbot of the Abbey of Cava de’ Tirreni. The Benedictine monks of Cava de’ Tirreni reclaimed the lands under the Normans and obtained the privilege to build a fortress to defend the population from the Saracens. After the death of Costabile, the Blessed Simeon, the fifth abbot, completed the fortress in 1138 and built a port to develop trade. He granted subjects houses, land, and tax reductions. The castle, characterized by large brick towers, hosts ceremonies in the conference hall, and inside, there are towers, underground galleries, and, according to legend, a hidden road that connects the castle to Punta Licosa.
 
An interesting point to remember is Castellabate’s defensive system, which included several coastal towers to spot and defend against Saracen boats. The best-preserved tower is the Norman-Aragonese tower of “Pagliarola” or “Perrotti,” which, along with Palazzo Perrotti, overlooks the Marina Piccola of Santa Maria. This medieval structure, strengthened in 1570, protected the commercial exchanges of the “Travierso” port. It consists of a circular tower, surrounded by a lower tower built later.
 
Also fascinating are the religious buildings, such as the Pontifical Basilica of Santa Maria de Gulia: Built in the first half of the twelfth century. The basilica of Santa Maria de Gulia, also known as Santa Maria Assunta, is located in Castellabate town and dates back to the first half of the twelfth century, built on the previous Basilian chapel. Although dedicated to Santa Maria Assunta, the name “Santa Maria de Gulia” derives from the shape of the hill on which it stands, which, seen from the sea, resembles an eagle with its beak facing right, or it could derive from “guglia,” meaning peak or summit.
 
Another important religious building is the Church of Santa Maria Assunta:
The religious structure, originally called Santa Maria by the sea, dates back to 1102, existing before the settlement of the hamlet and still located in the same place, albeit with many transformations. In 1826, local families decided to build a new church, dedicating it to Santa Maria a Mare, in homage to the devotion brought by emigrants from Maiori. The construction of the new church was completed in 1836, when it was solemnly blessed.
 
The population of Castellabate has a deep devotion to Saint Costabile, to whom various miracles and legends are attributed, especially during difficult historical periods such as epidemics, Saracen assaults, and World War II. The most famous legend is that of the goats: in 1623, five pirate ships were about to attack the village. The terrified inhabitants took refuge in the castle. In the evening, when all hope seemed lost, about seven hundred goats with torches tied to their horns, led by Saint Costabile, marched towards the pirates. The Turks, believing they were numerous defenders, abandoned the assault and left.
 
The coastline that Castellabate offers to tourists should not be forgotten. The municipal territory extends for about twelve kilometers along the Tyrrhenian Sea, offering some of the most beautiful beaches of the Cilento Coast.
 
To the south lies the beach of Punta Licosa, a wild and unspoiled stretch of coast. Here, according to legend, it is said that the siren Leucosia, one of the sirens who tried to enchant Ulysses, threw herself into the sea in despair of not having succeeded in her attempt. The islet of Licosa, visible from the coast, would be the petrified body of the siren.
 
Regarding historical figures linked to Castellabate, we remember Francesco Matarazzo. Born in Castellabate in 1854, Matarazzo emigrated to Brazil in 1881, where he built a true commercial and industrial empire. Despite his success in Brazil, he always maintained a strong bond with Castellabate, where he had a summer villa built and financed various public works.
 
Of great importance for tourism is Castellabate’s connection with cinema. In 2010, director Luca Miniero chose Castellabate as the main location for his film “Welcome to the South,” a highly successful comedy that helped to make the village known at national and international levels.
 
Many scenes of the film were shot in the historic center of Castellabate, particularly in the main square and the characteristic alleys of the medieval village. The protagonist’s house in the film, for example, is located right in the heart of the historic center and has become a must-see for fans of the film who visit Castellabate.
 
There is much more to tell about Castellabate, and that is why we at Inborgo invite you to visit Castellabate to fully appreciate this wonderful place. Inborgo looks forward to seeing you in the next episode.