Benvenuti a una nuova emozionante puntata di inborgo! Oggi vi portiamo in un viaggio nel tempo, alla scoperta di una delle città più affascinanti e ricche di storia del Friuli Venezia Giulia: Aquileia.

Fondata nel 181 a.C. come colonia romana, Aquileia ha giocato un ruolo cruciale nella storia dell’Impero Romano e del Cristianesimo nell’Europa centrale. La sua posizione strategica, al confine nord-orientale dell’Italia romana, ne fece rapidamente un importante centro militare e commerciale.

Immaginate: nel periodo di massimo splendore, tra il secondo e il terzo secolo dopo cristo, Aquileia contava circa 100.000 abitanti! Era la quarta città più grande dell’Italia romana dopo Roma, Milano e Capua. Un vero colosso dell’antichità! La sua importanza era tale che l’imperatore Augusto vi soggiornò più volte. Aquileia era il punto di partenza della Via Giulia Augusta, che collegava l’Italia alla regione danubiana, e il suo porto fluviale era uno dei più trafficati dell’Adriatico.

Ma la storia di Aquileia non è fatta solo di gloria. Nel 452 d.C., la città subì un duro colpo: fu assediata e distrutta dagli Unni guidati da Attila. Questo evento segnò l’inizio di un lungo periodo di declino. Tuttavia, come una fenice che risorge dalle proprie ceneri, Aquileia non si arrese al destino.

Nonostante le devastazioni, la città mantenne la sua importanza religiosa. Il Patriarcato di Aquileia, fondato secondo la tradizione da San Marco nel I secolo d.C., continuò ad esercitare una notevole influenza spirituale e temporale su un vasto territorio. Questo ci dimostra come, anche nei momenti più bui, la fede e la cultura possano essere fari di speranza e rinascita.

Durante il Medioevo, Aquileia visse alterne vicende. Il Patriarcato divenne uno dei più potenti stati feudali del Sacro Romano Impero, estendendo la sua influenza ben oltre i confini della città. Tuttavia, le lotte di potere e le invasioni (come quella degli Ungari nel X secolo) portarono a un progressivo declino. Il colpo finale venne inferto nel 1509, quando Venezia conquistò il Friuli, ponendo fine al potere temporale dei patriarchi.

Dopo la caduta del Patriarcato, Aquileia perse gran parte della sua importanza politica ed economica. La città si ridusse a un piccolo centro agricolo, mentre le sue rovine romane e paleocristiane rimanevano sepolte sotto terra, come un tesoro nascosto in attesa di essere riscoperto.

Fu solo nel XVIII secolo che iniziarono i primi scavi archeologici, riportando alla luce l’incredibile patrimonio storico di Aquileia. Questi scavi hanno permesso di svelare i segreti di questa antica città, offrendoci uno sguardo unico sulla vita nell’Impero Romano e nei secoli successivi.

Ma ora andiamo a scorpire cosa c’è da vedere ad Aquileia.

Partiamo dalla Basilica di Santa Maria Assunta, il monumento più importante della città. Costruita nell’XI secolo sulle fondamenta di una precedente chiesa del IV secolo, questa basilica è un vero gioiello dell’architettura religiosa medievale. La sua imponente facciata romanica vi lascerà senza fiato, ma è all’interno che si nasconde il vero tesoro: la basilica custodisce un mosaico pavimentale che copre una superficie di circa settecentosessanta metri quadrati! È il più grande mosaico paleocristiano del mondo occidentale. Realizzato nel quarto secolo, rappresenta scene bibliche, simboli cristiani e allegorici, nonché ritratti di benefattori della chiesa.

Non perdetevi la cripta, dove potrete ammirare degli affreschi romanici del XII secolo che raffigurano scene della vita di Cristo e dei santi.

Di fronte alla basilica si trova il battistero, di forma ottagonale. Al suo interno c’è un grande fonte battesimale esagonale in pietra, risalente al V secolo.

Ma Aquileia non è solo storia religiosa. Ci sono ancora molte tracce del suo passato romano che aspettano solo di essere esplorate. Il foro, ad esempio, era il centro della vita pubblica nell’antica Aquileia. Gli scavi hanno riportato alla luce parti significative di questo complesso, inclusi i resti di edifici pubblici, templi e il lastricato della piazza principale. Era il centro della vita pubblica nell’antica Aquileia. Gli scavi hanno riportato alla luce parti significative di questo complesso, inclusi i resti di edifici pubblici, templi e il lastricato della piazza principale. Poi c’è il porto fluviale di Aquileia, che era uno dei più grandi e importanti dell’Impero Romano. Oggi è possibile vedere i resti delle banchine, dei magazzini e delle strutture portuali, che testimoniano l’intensa attività commerciale della città. infine le Domus e le Terme.

Gli scavi hanno rivelato diverse domus (case) romane, alcune delle quali conservano splendidi mosaici pavimentali. Particolarmente notevole è la “Casa di Tito Macro”, una ricca abitazione con mosaici ben conservati.

Le terme romane di Aquileia, seppur parzialmente conservate, offrono un’idea della grandezza e dell’importanza di queste strutture nella vita quotidiana romana.

Dopo aver visto questo ci spostiamo nel Museo Archeologico Nazionale di Aquileia che ospita una vasta collezione di reperti provenienti dagli scavi della città. Tra i pezzi più significativi ci sono sculture, gioielli, monete e oggetti di vita quotidiana che illustrano la ricchezza e la complessità della società aquileiese.

  1. Un Aneddoto Storico: Massimino il Trace e l’Assedio di Aquileia

Uno degli episodi più drammatici della storia di Aquileia è legato all’imperatore Massimino il Trace. Nel 238 d.C., Massimino, un ex-soldato trace divenuto imperatore, marciò verso l’Italia per reprimere una rivolta del Senato che aveva nominato imperatori Pupieno e Balbino.

Aquileia, fedele al Senato, chiuse le porte all’esercito di Massimino. L’imperatore, furioso, pose la città sotto assedio. Gli aquileiesi, guidati dai senatori Menofilo e Crispino, resistettero con coraggio. Secondo la leggenda, quando le corde per gli archi scarseggiavano, le donne di Aquileia tagliarono i propri capelli per farne di nuove.

L’assedio si protrasse per mesi, durante i quali l’esercito di Massimino subì pesanti perdite. Alla fine, i soldati, stanchi e demoralizzati, si ribellarono. Massimino fu assassinato insieme a suo figlio, e le loro teste furono inviate a Roma come prova della loro morte.

Questo episodio non solo salvò Aquileia, ma cambiò il corso della storia romana, ponendo fine al breve regno di Massimino e inaugurando il periodo noto come “Anno dei sei imperatori”.

  1. Dopo aver visitato la città di sicuro vorreste assaggiare dei piatti tipici locali.

Sebbene non ci sia un piatto che possa essere definito esclusivamente “di Aquileia”, la città condivide molte specialità con la regione circostante come ad esempio il Frico: Un piatto a base di formaggio Montasio, patate e cipolla, fritto fino a formare una crosticina dorata.  La Brovada: Un contorno fatto con rape fermentate e vinacce, spesso servito con musetto (cotechino locale).  Il Risotto al Tocai: Un risotto preparato con il vino bianco locale Tocai (ora chiamato Friulano). La Gubana: Un dolce tipico friulano a base di pasta lievitata ripiena di noci, uvetta e altri frutti secchi.

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In Conclusione Aquileia è una città che racchiude in sé millenni di storia. Dalle sue origini romane al suo ruolo centrale nel cristianesimo primitivo, dalla potenza del Patriarcato al suo declino e alla riscoperta moderna, Aquileia offre al visitatore un viaggio attraverso il tempo.

Aquileia non è solo un sito archeologico, ma una città viva che continua a evolversi, mantenendo un profondo legame con il suo patrimonio storico. La sua inclusione nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO sottolinea l’importanza di questo luogo non solo per l’Italia, ma per tutta l’umanità.

Visitare Aquileia significa immergersi in un viaggio nel tempo, camminando sulle stesse strade percorse da imperatori romani, patriarchi medievali e pellegrini di ogni epoca. È un’opportunità unica per comprendere le radici della civiltà europea e per riflettere sul modo in cui il passato continua a plasmare il nostro presente.

Welcome to an exciting new episode of InBorgo! Today we take you on a journey through time, discovering one of the most fascinating and historically rich cities in Friuli Venezia Giulia: Aquileia. Founded in 181 BC as a Roman colony, Aquileia played a crucial role in the history of the Roman Empire and Christianity in Central Europe. Its strategic location on the northeastern border of Roman Italy quickly made it an important military and commercial center.
 
Imagine: at its peak, between the second and third centuries AD, Aquileia had about 100,000 inhabitants! It was the fourth largest city in Roman Italy after Rome, Milan, and Capua. A true giant of antiquity! Its importance was such that Emperor Augustus stayed there several times. Aquileia was the starting point of the Via Giulia Augusta, which connected Italy to the Danube region, and its river port was one of the busiest in the Adriatic.
 
But Aquileia’s history is not just one of glory. In 452 AD, the city suffered a severe blow: it was besieged and destroyed by the Huns led by Attila. This event marked the beginning of a long period of decline. However, like a phoenix rising from its ashes, Aquileia did not succumb to fate. Despite the devastations, the city maintained its religious importance. The Patriarchate of Aquileia, founded according to tradition by Saint Mark in the first century AD, continued to exercise significant spiritual and temporal influence over a vast territory. This shows us how, even in the darkest moments, faith and culture can be beacons of hope and renewal.
 
During the Middle Ages, Aquileia experienced alternating fortunes. The Patriarchate became one of the most powerful feudal states of the Holy Roman Empire, extending its influence well beyond the city limits. However, power struggles and invasions (such as that of the Hungarians in the 10th century) led to a gradual decline. The final blow came in 1509 when Venice conquered Friuli, ending the temporal power of the patriarchs. After the fall of the Patriarchate, Aquileia lost much of its political and economic importance. The city shrank to a small agricultural center, while its Roman and early Christian ruins remained buried underground, like hidden treasure waiting to be rediscovered.
 
It was only in the 18th century that the first archaeological excavations began, bringing to light Aquileia’s incredible historical heritage. These excavations have unveiled the secrets of this ancient city, offering us a unique glimpse into life in the Roman Empire and subsequent centuries. But now let’s discover what there is to see in Aquileia.
 
Let’s start with the Basilica of Santa Maria Assunta, the city’s most important monument. Built in the 11th century on the foundations of an earlier 4th-century church, this basilica is a true jewel of medieval religious architecture. Its imposing Romanesque facade will take your breath away, but the real treasure lies inside: the basilica houses a mosaic floor covering an area of about 760 square meters! It is the largest early Christian mosaic in the Western world. Created in the fourth century, it depicts biblical scenes, Christian and allegorical symbols, as well as portraits of the church’s benefactors. Don’t miss the crypt, where you can admire 12th-century Romanesque frescoes depicting scenes from the life of Christ and the saints. In front of the basilica is the octagonal baptistery. Inside is a large hexagonal stone baptismal font dating back to the 5th century.
 
But Aquileia is not just religious history. There are still many traces of its Roman past waiting to be explored. The forum, for example, was the center of public life in ancient Aquileia. Excavations have unearthed significant parts of this complex, including the remains of public buildings, temples, and the paving of the main square. The river port of Aquileia was one of the largest and most important in the Roman Empire. Today, you can see the remains of the docks, warehouses, and port structures that testify to the city’s intense commercial activity. Lastly, the Domus and the Baths.
 
Excavations have revealed several Roman domus (houses), some of which preserve splendid mosaic floors. Particularly noteworthy is the “House of Tito Macro,” a wealthy residence with well-preserved mosaics. The Roman baths of Aquileia, though partially preserved, offer an idea of the grandeur and importance of these structures in Roman daily life.
 
After seeing all this, we move to the National Archaeological Museum of Aquileia, which houses a vast collection of artifacts from the city’s excavations. Among the most significant pieces are sculptures, jewelry, coins, and everyday objects that illustrate the wealth and complexity of Aquileian society.
 
One of the most dramatic episodes in Aquileia’s history is linked to Emperor Maximinus Thrax. In 238 AD, Maximinus, a former Thracian soldier turned emperor, marched toward Italy to suppress a Senate revolt that had appointed Pupienus and Balbinus as emperors. Aquileia, loyal to the Senate, closed its gates to Maximinus’s army. The emperor, furious, laid siege to the city. The Aquileians, led by senators Menophilus and Crispinus, resisted bravely. According to legend, when bowstrings were in short supply, the women of Aquileia cut their hair to make new ones. The siege lasted for months, during which Maximinus’s army suffered heavy losses. In the end, the soldiers, tired and demoralized, rebelled. Maximinus was assassinated along with his son, and their heads were sent to Rome as proof of their death. This episode not only saved Aquileia but changed the course of Roman history, ending Maximinus’s brief reign and ushering in the period known as the “Year of the Six Emperors.”
 
After visiting the city, you will surely want to taste some local dishes. Although there is no dish that can be exclusively defined as “from Aquileia,” the city shares many specialties with the surrounding region. For example, Frico: a dish made with Montasio cheese, potatoes, and onions, fried until forming a golden crust. Brovada: a side dish made with fermented turnips and grape pomace, often served with musetto (local cotechino). Risotto al Tocai: a risotto made with the local white wine Tocai (now called Friulano). Gubana: a typical Friulian dessert made with leavened dough filled with walnuts, raisins, and other dried fruits.
 
In conclusion, Aquileia is a city that encapsulates millennia of history. From its Roman origins to its central role in early Christianity, from the power of the Patriarchate to its decline and modern rediscovery, Aquileia offers visitors a journey through time. Aquileia is not just an archaeological site but a living city that continues to evolve, maintaining a deep connection with its historical heritage. Its inclusion in the UNESCO World Heritage list underscores the importance of this place not only for Italy but for all humanity. Visiting Aquileia means immersing yourself in a journey through time, walking the same streets traveled by Roman emperors, medieval patriarchs, and pilgrims of every era. It is a unique opportunity to understand the roots of European civilization and reflect on how the past continues to shape our present.